SIMBOLISMO EBRAICO
SIMBOLISMO
EBRAICO
Fin dai tempi più remoti gli uomini utilizzavano simboli ai quali attribuivano particolari proprietà. Nonostante tutto l’uomo ha sempre vissuto in un mondo materiale per non perdere del tutto il contatto con la propria spiritualità.
Nella tradizione Ebraica
troviamo:
Sèfer
Tōrāh
Con il termine Sefer Tōrāh,
si identificano i rotoli su cui viene trascritta la Tōrāh
(documento più importabte della religione ebraica).
http://d31711.wixsite.com/torahit
Il
Sèfer è un rotolo di pergamena scritto dal Sofèr utilizzando una
penna d’oca e un inchiostro purissimo, la cui ricetta per la
preparazione è antichissima. La lettura pubblica del Sefer Torah
avviene in presenza di almeno dieci Ebrei adulti (devono aver
compiuto almeno tredici anni). Ogni capitolo viene anticipato nelle
mattine del lunedì e del giovedì e poi letto interamente il sabato.
Per preparare il Sefer Torah si rispettano rigide regole:
l’inchiostro deve essere di colore nero, resistente al tempo ma non
indelebile, per potere apportare eventuali correzioni.
Sinagoga
Sinagoga è il termine che
definisce il luogo di culto della religione ebraica.
L’ebreo può pregare in qualunque luogo dove non vi siano sculture o immagini che ritraggono persone o animali.
L’ebreo può pregare in qualunque luogo dove non vi siano sculture o immagini che ritraggono persone o animali.
Aròn Ha-Kodesh
L’Aròn Ha-Kodesh (Arca
Santa) che è un armadio in cui sono conservati i sefarìm, gli
oggetti più preziosi della Sinagoga. L’Aron Ha-Kodesh deve essere
situata sul lato est, cioè essere rivolta verso Gerusalemme. Una
tenda, chiamata paròchet, copre le ante dell’Arca Santa e davanti
a questa c’è un lume (Ner Tamìd) che deve essere sempre acceso;
davanti all’armadio c’è la tevà (o bimà) del Tempio, cioè
l’altare. Le donne posso accedere al matroneo, lo spazio a loro
riservato: questo per non distrarre gli uomini dalla preghiera e per
evitare l’eccessiva vicinanza degli oggetti sacri del Tempio con le
donne nel periodo del ciclo mestruale (considerate impure nella
Torah).
Aron-Ha-Kodesh oppure solo Aron o semplicemente Armadio
Sacro è un arredo sacro della religione ebraica, sempre presente
all’interno della Sinagoga. L’Aron ha una grandissima importanza
all’interno della sinagoga e per la liturgia ebraica perché è il
mobile deputato a contenere il Sefer Torah, i rotoli della legge.
Yad
Lo yad è un puntatore usato
per guidare le letture pubbliche del testo del Sefer Torah. Durante
la lettura della Legge in sinagoga il lettore sta sul lato destro, il
“chiamato” al centro e il segan (rappresentante della
congregazione) sul lato sinistro. Il segan usa lo yad per puntare il
testo che il lettore deve leggere.
Menorah
La Menorah è il candelabro
a sette braccia che nell’antichità veniva acceso all’interno del
Tempio di Gerusalemme attraverso la combustione di olio consacrato.
Il progetto originale, la forma, le misure, i materiali e le altre
specifiche tecniche si trovano per la prima volta nella Torah, nel
libro dell’Esodo, in corrispondenza delle regole inerenti al
Tabernacolo. Le stesse regole adottate poi per il Santuario di
Gerusalemme. Il destino della Menorah originale è oscuro: fatta
interamente d’oro, d’un sol blocco, venne con molta probabilità
portata a Roma quando Tito conquistò la terra di Israele nel 70,
come testimoniato da una raffigurazione sullo stesso Arco di Tito.
Secondo alcune testimonianze non confermate, è rimasta a Roma fino
al Sacco di Roma del 455 finendo poi, dopo alterne vicissitudini, a
Costantinopoli. Da qui in poi se ne perdono le tracce. La tradizione
ebraica sostiene invece che la Menorah trafugata da Tito fosse una
copia (come provato dalle incongruenze fra il bassorilievo
raffigurato sull’arco di Tito e la forma conosciuta della Menorah
biblica). Quella vera sarebbe stata nascosta in previsione della
distruzione del secondo Tempio di Gerusalemme.
Hanukkiah
Hanukkiah è il candelabro a
nove bracci utilizzato per accendere i lumi appositi ogni sera
durante la celebrazione della festa di Hanukkah. La Hanukkiah va
posta in mostra sulla strada: per fare ciò è diventato uso metterla
sul davanzale della finestra sebbene in antichità si usasse
mostrarla fuori dalla porta di casa.
Mezuzzah
Mezuzzah è un oggetto
rituale ebraico, consistente in un contenitore che racchiude una
pergamena (claf) su cui sono stilati i passi della Torah
corrispondenti alle prime due parti dello Shema, preghiera
fondamentale della religione ebraica.In realtà il termine
Mezuzzah indica una scatolina di forma allungata contenente un
piccolo rotolo di pergamena che reca scritti alcuni passi biblici. La
Mezurah viene affissa in posizione obliqua sullo stipite della porta
di ingresso della casa ebraica, alla destra di quello che entra e
anche in sinagoga. Il significato di questo oggetto è molto
importante perché rende concreta la presenza di Dio.
Shōfār
Strumento a fiato,
realizzato con un corno vuoto di ariete o di capro. Era usato fin dai
più antichi tempi della storia d’Israele per suonare l’allarme,
lanciare le truppe all’assalto, terrorizzare il nemico e convocare
le assemblee. Nella Bibbia il significato religioso principale è
quello di scuotere i fedeli invitandoli al pentimento e
contemporaneamente suscitare la misericordia divina. Per questo viene
suonato nella mattina del capodanno e in altre occasioni liturgiche,
come nel giorno del kippūr alla fine del solenne servizio religioso.
Tefillin
I tefillin sono due piccoli
astucci quadrati – anche chiamati battim, che significa ‘casa’
– di cuoio nero di un animale kosher, cioè puro, con cinghie
fissate su di un lato, che gli Ebrei portano durante la preghiera del
mattino chiamata Shachrit. Una di esse, detta shel yad, viene
allacciata al braccio sinistro (sul destro per i mancini) e l’altra
è posta sulla testa, chiamata shel rosh. Ogni scatoletta contiene i
quattro brani della Torah in cui viene ricordata la Mitzvah dei
Tefillin: due di essi sono brani tratti dallo Shemà Israel. La
preparazione delle scatolette è integralmente manuale e dura un anno
intero. Gli ebrei compiono in questo modo uno dei 613 precetti
comandati dalla Torah.
Stella di David
Lo Scudo di David o anche
sigillo di Salomone, è la stella a sei punte, comunemente chiamata
Stella di David. Insieme alla Menorah rappresenta la civiltà e la
religiosità ebraica. Nella scrittura ebraica Davide è scritto solo
con 3 caratteri, due dei quali sono la “D” (o “Dàleth” in
ebraico). Nei tempi antichi questa lettera veniva scritta in modo
molto simile a un triangolo, più o meno come la lettera greca
“Delta” con la quale condivide il suono e la stessa posizione
(quarta) nei rispettivi alfabeti come anche la D in italiano e negli
altri alfabeti occidentali. Il simbolo poteva essere un semplice
stemma della famiglia formato ribaltando e sovrapponendo le due più
importanti lettere del nome del capostipite.
Kippah
La kippah è il copricapo
usato correntemente dagli Ebrei osservanti maschi all’interno dei
luoghi di culto, in segno di rispetto verso Dio.
Talled
Il Tallèd, anche definito
scialle di preghiera è un indumento rituale ebraico la cui storia
risale ai tempi della compilazione
della Torah. Consiste in un telo rettangolare, solitamente di lana,
seta, lino o cotone ma anche in fibra sintetica, di varie grandezze,
più o meno decorato, e dotato obbligatoriamente di frange (Zizziot)
agli angoli, e solitamente anche su due dei lati. Tra gli ebrei
ortodossi il talled è indossato dagli Ebrei maschi che hanno
raggiunto la maggiore età, vale a dire i 13 anni.
TRATTO
DA: http:
//www.iterarte.it/i-termini-i-simboli-della-tradizione-ebraica/
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