FESTIVITA' EBRAICHE


Channukkà
Inizia al tramonto di   Martedì, 12 Dicembre, 2017 
Finisce al crepuscolo di   Mercoledì, 20 Dicembre, 2017
(È permesso lavorare, tranne di Shabbat)
La festività di Chanukkà commemora la consacrazione del Tempio di Gerusalemme dopo che un gruppo di guerrieri Ebrei, i Maccabei, miracolosamente sconfisse il potente esercito Greco-Siriano.

Il digiuno del 10 di Tevet
Finisce al crepuscolo di   Giovedi, 28 Dicembre, 2017
È permesso lavorare
Il digiuno del 10 di Tevet ricorda l’inizio della distruzione del Beth Hamikdash (il santuario di Gerusalemme) e, contestualmente, il principio della lunga diaspora del popolo ebraico.

TuBi Shevat
Inizia il 31 Gennaio
Tu BiShevàt, il quindici del mese di Shevàt, è il "Capodanno degli Alberi". Il motivo fondamentale per cui si festeggia il capodanno degli alberi è che molte delle mitzvòt sono legate ad essi (e all'agricoltura in generale) e sono legate in qualche modo all'età degli alberi. È necessaria quindi una data di apertura e di chiusura dell' "anno degli alberi" per poterne definire l'età e quindi le norme halachiche in riguard
Purìm 
Inizia la sera del 28 Febbraio e continua l' 1 Marzo  
La festività di Purim viene osservata ogni anno nel 14 giorno del mese ebraico di Adar, esso ricorda la miracolosa salvezza del popolo ebraico che si trovava alla mercé del malvagio Haman, in Persia.  
Pesach 
Cade il 30 Marzo - 7 Aprile 
La festività di  Pèsach  dura otto giorni e cade in primavera dal 15 fino al 22 di Nissàn, (30 Marzo - 7 Aprile). Essa celebra l'esodo del popolo ebraico dall'Egitto. Le osservanze principali sono evitare di mangiare e possedere cibi lievitati, bere quattro bicchieri di vino e mangiare matzà ed erbe amare al Seder e raccontare la storia dell’Esodo.
Il Secondo Pesach
Domenica, 29 Aprile
È permesso lavorare

Sign-re stabilì il 14 di Iyar come il Secondo Pesach, Pesach Shenì, in questa data per chiunque non avesse potuto portare l'offerta un mese prima. Questo giorno rappresenta la seconda chance offerta dalla teshuvà, il ritorno e pentimento sincero. Nelle parole di Rabbi Yosef Yitzchak di Lubavitch: "Il Secondo Pesach significa che non esiste un caso perso".
L'usanza del giorno consiste nel mangiare matzà, se possibile shemurà.

Sefirat HaOmer
Inizia il 31 marzo e termina il 19 maggio
L’Omer è il periodo di lutto di sette settimane tra il secondo giorno di Pesach fino alla festività di Shavuòt. Il 33o giorno dell’Omer è un giorno festivo per diversi motivi:
1.La piaga che ha ucciso quasi 24,000 allievi di Rabbi Akiva è terminata, (oppure secondo altre opinioni è stata temporaneamente sospesa o ha iniziato a placarsi). Inoltre,in questo giorno è mancato l’autore dello Zohar, Rabbi Shimon bar Yochai. Prima della sua morte egli ha chiesto espressamente che il giorno dell’anniversario della sua morte (hilulà) sia un giorno di festeggiamento. Nelle sue parole, Rabbi Shimon rivelò numerosi segreti Kabbalastici in quel giorno, più di quanto rivelò durante la sua vita e ciò è un motivo di grande gioia.È usanza accendere un falò durante Lag Baomer per festeggiare la grande luce che Rabbi Shimon Bar Yochai ha portato nel mondo.
Shavout
Inizia al tramonto il 19 Maggio
Finisce al crepuscolo il 21 Maggio.
Non è permesso lavorare
Shavu'òt è una festività che dura due giorni e cade il 30 Maggio–1 Giugno, 2017, essa coincide con la data nel quale D-o diede la Torà al popolo Ebraico, più di 3,300 anni fa, al Monte Sinai. Per  49 giorni  contiamo con gioiosa attesa, preparandoci per questo evento importante. Shavu'òt si festeggia accendendo le candele, rimanendo svegli la notte per studiare Torà, ascoltando la lettura dei Dieci Comandamenti in Sinagoga, mangiando cibi di latte e tanto altro.

Tishà b'Av e le tre settimane
Sabato, Giugno 30- fino a  Domenica, Luglio 22
È permesso lavorare, tranne di Shabbat
Digiuno del 17 di Tammuz 
Digiuno del 9 di Av - 21.
Il periodo di 21 giorni tra il 17 tamuz e il 9 di av è ricordato come ben hametzarìm, tale definizione è basata sul versetto di Meghillat Echa (1,3): Giuda è andato in esilio per la miseria e per la troppo pesante schiavitù, esso è tra le genti, non trova requie, tutti i suoi persecutori l’hanno colto tra le angustie (ben hametzarim). I Saggi (Echa Rabbati) spiegano che tra le angustie si riferisce ai giorni di afflizione che il popolo ebbe a subire nel periodo intercorso tra quelle due date, pur attraverso le generazioni.

Il 15 di Av: Amore e Rinascita
La mini festività di Tu BeAv
Questo è il giorno che il Talmùd considera come la festività più importante dell'anno, secondo solo a Yom Kippùr!
Effettivamente il 15 di Av è un giorno misterioso. Come il giorno 'della luna piena' del tragico mese di Av, essa è la festività della Redenzione Finale e pertanto un giorno la quale essenza è inconoscibile per ora.
                                 





Sheminì `Atzèret
È un giorno di festa solenne che chiude il periodo festivo di  Tishrì, il suo nome infatti significa "l'ottavo giorno che conclude la festa". In Israele viene celebrata insieme a  Simkhàt Torà, mentre nella diaspora sono due feste distinte anche se restano affini.




Il calendario ebraico


Il calendario ebraico è un calendario lunisolare, cioè calcolato sia sulla base solare sia sulla base lunare. L'anno è composto da 12 o 13 mesi a loro volta composti da 29 o 30 giorni. Le festività ebraiche sono definite in relazione al calendario ebraico: poiché alcune di queste sono legate strettamente alla stagione, esse devono cadere nella stagione giusta.[1]
I nomi dei mesi del calendario ebraico derivano dalla lingua nel confronto babilonese, con il quale gli ebrei vennero in contatto nel VI secolo a.C. Originariamente la durata dei mesi non era stabilita in anticipo, ma l'inizio di ogni mese veniva fissato tramite l'osservazione diretta della Luna nuova; nel XII secolo Maimonide codificò un sistema matematico che fissa l'inizio dei mesi e la durata degli anni in base a regole di calcolo precise e immutabili.
Il calendario ebraico è un calendario cerimoniale usato anche nello Stato d'Israele per stabilire le festività. In Israele esso non è però soltanto cerimoniale, infatti i documenti pubblici ed amministrativi israeliani e le carte d'identità israeliane riportano entrambi i calendari. La legislazione civile israeliana permette l'uso indistinto di entrambi i calendari nei contratti ed in qualsiasi tipo di documentazione ed esso viene infatti usato nella vita quotidiana dalla consistente quota di popolazione haredi israeliana al posto del calendario gregoriano.
IL CICLO DEGLI ANNI
Il calendario ebraico è basato sul ciclo metonico di 19 anni divisi tra normali ed embolismici nei quali viene aggiunto un tredicesimo mese. Gli anni embolismici sono il 3º, il 6º, l'8º, l'11º, il 14º, il 17º e il 19º anno del ciclo. Questo è composto di 12 anni di 12 mesi e da sette anni di 13 mesi per complessivi 235 mesi lunari. Il tredicesimo mese si chiama Adar Sheni.
Il mese lunare dura circa 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. L'anno solare, invece, dura circa 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Da questo deriva che nell'arco di un anno il calendario lunare di 12 mesi resta indietro di circa 10 giorni e 21 ore rispetto a quello solare. Alternando anni di 12 e 13 mesi come specificato, si riesce a compensare quasi esattamente la differenza: lo scarto tra 19 anni solari e 235 mesi lunari è appena di 2 ore e 5 minuti circa, pari a circa 7 minuti per anno.[1]
IL CICLO DEI MESI
Come per gli anni anche i mesi possono avere durate differenti per compensare l'errore presente nella durata del ciclo lunare. Vi sono, quindi, i mesi completi (di 30 giorni) e quelli mancanti (di 29 giorni): in genere essi si alternano, ma vi sono delle eccezioni.
La sequenza dei mesi del calendario ebraico è:
Tishrì (30 giorni): sett-ott;
Cheshvan (29 o 30 giorni): ott-nov;
Kislev (29 o 30 giorni): nov-dic;
Tevet (29 giorni): dic-gen;
Shevat (30 giorni): gen-feb;
Adar (29 o 30 giorni): feb-mar;
(Adar Shenì) (29 giorni) ...
Nisan (30 giorni): mar-apr;
Iyar (29 giorni): apr-mag:
Sivan (30 giorni): mag-giu;
Tammuz (29 giorni): giu-lug;
Av (30 giorni): lug-ago;
Elul (29 giorni): ago-sett.
Il mese di Adar Sheni - detto anche Veadar - manca negli anni normali ed è presente negli anni embolismici. I mesi di Cheshvan e Kislev variano di durata a seconda del tipo di anno.
Gli anni normali possono durare 353, 354 o 355 giorni; gli anni embolismici 383, 384 o 385. Il ciclo di 19 anni può durare da 6939 a 6942 giorni.
Il calendario ebraico si ripete esattamente dopo un ciclo di 689.472 anni, pari a 251.827.457 giorni.
La durata media dell'anno è quindi di circa 365,2468 giorni: la deviazione rispetto all'anno solare medio è di circa 6 minuti e 39 secondi, quindi il calendario ebraico rimane indietro di un giorno rispetto all'anno solare ogni circa 216 anni.
NOME DEI MESI
Sia il Calendario siriano, usato correntemente nei paesi arabi della Mezzaluna Fertile, sia il Calendario moderno assiro[3] condividono molti dei nomi del calendario ebraico, come per esempio Nisan, Iyyar, Tammuz, Ab, Elul, Tishri e Adar, indicando quindi un'origine comune.[4] L'origine si pensa sia il Calendario babilonese.[4] Il calendario turco moderno include i nomi Şubat (febbraio), Nisan (aprile), Temmuz (luglio) ed Eylul (settembre). L'antico nome di ottobre era Tesrin.
I riferimenti biblici al calendario pre-ebraico includono dieci mesi identificati per numero piuttosto che per nome. In parti della porzione biblica Noach (parashah "Noah") (specificamente, Genesi 7:11, Genesi 8:3-4, Genesi 8:13–14) è implicito che i mesi siano di trenta giorni.[5] Esiste anche indicazione che c'erano dodici mesi nel ciclo annuale (1 Re 4:7, 1 Cronache 27:1–15). Prima dell'esilio babilonese, solo i nomi di quattro mesi venivano riportati nel Tanakh:
Aviv – primo mese – letteralmente "primavera" (Esodo 12:2, Esodo 13:4, Esodo 23:15, Esodo 34:18, Deuteronomio 16:1);
Ziv – secondo mese – letteralmente "luce" (1 Re 6:1, 1 Re 6:37);
Ethanim – settimo mese – letteralmente "forti" al plurale, forse per indicare le forti piogge (1 Re 8:2); e
Bul – ottavo mese (1 Re 6:38).
Si crede che tutti questi siano nomi Canaanei.[6] Tali nomi vengono menzionati soltanto in congiunzione con la costruzione del Primo Tempio
IL DI E LA NOTTE
Secondo il calendario ebraico, e l'ebraismo in generale, il giorno inizia la sera.
Vi è però discussione nell'Halakhah circa il momento preciso in cui inizia il nuovo giorno ovvero se dal tramonto o dall'uscita delle prime tre stelle in cielo. Anche sulla definizione precisa di tramonto e di tre stelle vi sono numerose discussioni e il periodo che intercorre dal tramonto all'uscita di tre stelle viene chiamato "ben ha-shemashot".
I giorni della settimana, nel calendario ebraico, vengono indicati con i numerali, dove il sabato viene considerato l'ultimo giorno. In ebraico vengono usate le lettere dell'alfabeto ebraico con valore numerico, 
Ogni sette anni cade un anno sabbatico,[8] ovvero un anno durante il quale i campi della Terra di Israele devono essere lasciati a riposo, i crediti e i debiti vengono annullati, gli schiavi ebrei recuperano la libertà.
Questa usanza deriva da alcuni passi della Torah, tra cui Esodo 23:10-11: « Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai il prodotto, ma nel settimo anno non la sfrutterai e la lascerai incolta: ne mangeranno gli indigenti del tuo popolo e ciò che lasceranno sarà divorato dalle bestie della campagna. Così farai per la tua vigna e per il tuo oliveto. »
Oltre all'anno sabbatico, un altro anno particolare è comandato: il giubileo. Ogni 50 anni la "libertà" viene restituita a tutti i "servi", le proprietà tornano in mano agli originali padroni e i campi vengono lasciati riposare come nell'anno sabbatico.[9]
Secondo il calendario ebraico esistono 3 occorrenze di Capodanno ognuna con un significato diverso. Il Capodanno si identifica con la festa di Rosh haShana che cade il primo giorno di Tishrì. Questo primo capodanno introduce ai dieci giorni penitenziali che precedono lo Yom Kippur durante i quali il popolo ebraico prende coscienza del proprio comportamento nell'anno precedente invocando la grazia al Signore.[9]
Un secondo capodanno cade il 15 di Shevat, in occasione di Tu BiShvat, il capodanno degli alberi che ha un richiamo prevalente all'anno agricolo.
Il terzo capodanno, che cade il giorno 14 del mese di Nisan, la festa di Pesach, considerato come il capodanno religioso.
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Capodanno ebraici e Seder.

NUMERAZIONE DEGLI ANNI
IL calendario ebraico conta gli anni a partire dalla presunta data della creazione, che in base alle indicazioni della Bibbia è stata calcolata dalla tradizione rabbinica al 3760 a.C. Precisamente l'anno 1 inizia il 6 ottobre 3761 a.C.; la creazione viene posta al 25 Elul o 25 Adar di tale anno. La creazione di Adamo, quindi, viene a coincidere con uno dei due capodanni ebraici: 1 Tishri 3760 a.C. o 1 Nisan 3759. Perciò ad esempio nel settembre dell'anno gregoriano 2010 inizia l'anno ebraico 5771.[9]
ESEMPIO DI CALCOLO DELLA DATA GREGORIANA DI UN CAPODANNO EBRAICO
A titolo di esempio calcoliamo la data del capodanno (1 Tishri) che cade nell'anno gregoriano 2006. L'anno ebraico corrispondente è il 5767 (=2006+3761). Si utilizzano le seguenti regole: ogni mese lunare ha la durata di 29 giorni, 12 ore e 793 parti (1 ora = 1080 parti); la luna nuova che inizia l'anno ebraico 1 cadde 5 ore e 204 parti dopo il tramonto, convenzionalmente fissato alle 18:00 (ora di Gerusalemme).
Occorre quindi calcolare il numero di mesi trascorsi dal capodanno dell'1 (6 ottobre 3761 a.C.) a quello del 5767. In questi 5766 anni ci sono stati 303 cicli metonici completi, più nove anni del 304.esimo ciclo (19×303 = 5757). Di questi ultimi nove anni, tre (il 3º, il 6º e l'8º) avevano 13 mesi, gli altri 12. Quindi il numero totale di mesi è: 303×235 + 3×13 + 6×12 = 71316
(235 è il numero di mesi del ciclo metonico). Moltiplicato questo numero per la durata del mese sopra indicata, e aggiungendo l'orario del punto di partenza (la prima luna nuova), si ottiene che la luna nuova che dà inizio all'anno 5767 cade esattamente 2106004 giorni dopo il 6 ottobre 3761 a.C., un'ora e 672 parti dopo il tramonto.
Dobbiamo quindi calcolare a quale data del calendario gregoriano corrisponde. A questo scopo calcoliamo il numero dei giorni trascorsi dal 6 ottobre 3761 a.C. al 6 ottobre 2006: anzitutto contiamo 365 giorni per ciascun anno; quindi calcoliamo quanti anni bisestili ci sono stati in questo intervallo: 3757 a.C., l'ultimo nell'1 a.C. (il 3761 a.C. fu bisestile, ma poiché il 29 febbraio viene prima del 6 ottobre non deve essere contato); 4, l'ultimo nel 2004 (tenendo conto che secondo la regola del calendario gregoriano, il 1700, il 1800 e il 1900 non sono bisestili); infine sottraiamo i 10 giorni di correzione dal calendario giuliano a quello gregoriano.
Quindi: 365×5766 + 940 + 498 - 10 = 2106018


Confrontando questo numero con quello precedente, vediamo che il 6 ottobre del 2006 segue di 14 giorni la luna nuova del mese di Tishri, che quindi cade il 22 settembre. Ora, il capodanno viene fissato in base a queste regole: se la luna nuova cade entro il mezzogiorno (come in questo caso), il capodanno è il giorno della luna nuova, altrimenti è il giorno successivo;se il capodanno così determinato cade di domenica, mercoledì o venerdì, va spostato al giorno seguente. Nel nostro caso il 22 settembre 2006 è un venerdì, quindi questa regola va applicata; se la data del capodanno successivo risultasse cadere 356 giorni dopo, quello presente si sposta in avanti di due giorni (gli anni di 12 mesi possono essere lunghi solo 353, 354 o 355 giorni). Questo può accadere soltanto se esso cade di martedì (per brevità evitiamo di riportare qui la dimostrazione), quindi nel nostro caso non si applica; se la durata dell'anno precedente risultasse di 382 giorni, il capodanno si sposta in avanti di un giorno (gli anni di 13 mesi possono essere lunghi solo 383, 384 o 385 giorni). Nel nostro caso l'anno precedente ha 12 mesi (è il nono del ciclo metonico) quindi questa regola non si applica.

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